MOSTRA PERSONALE
GIANNI BORTA
Cinquant'anni a colori
Data: 13/3/2012
Un'esplosione di colori e un grande dinamismo caratterizzano la pittura vigorosa, strettamente legata alla natura, di Borta, che, per rapire a quest'ultima le emozioni, dipinge en plein air come gli Impressionisti: il dato naturale viene brillantemente interpretato dall'artista in una chiave fauve, nella quale ritroviamo tutta la verve cromatica e vitale, che aveva caratterizzato in Francia, nella prima metà del ‘900, il Fauvisme. Un movimento d'avanguardia, nel cui ambito artisti come Matisse, Vlaminck, Derain, Dufy, Braque e altri, avevano dato libero sfogo alla passione selvaggia, "fauve" appunto, per il colore, accostando, anche con sottile valenza simbolica, colori puri, dai quali scaturiva la luce. All'impeto dei Fauves Borta, partito dalla narrazione dei temi agresti del Neorealismo friulano, tratti da una campagna intensamente amata, unisce un trasporto gioioso e poetico che sfiora l'Informale, tendenza cui si era accostato nel corso di un viaggio negli Stati Uniti durante gli anni Settanta, senza tuttavia staccarsi completamente dalla realtà: "Dipingo" afferma l'artista, autore oggi di un nuovo Naturalismo "il sogno di chi vede i girasoli". E alla ricerca di altri fiori, i fiori-simbolo di terre lontane, metafore della vita su cui costruire una storia, il pittore ha intrapreso viaggi affascinanti e un po' avventurosi, che lo hanno condotto in Giordania, dove ha approfondito la bellezza del fiore nazionale, l'Iris nero; in Sud Africa, dove ha dipinto la Protea o Fiore del Fuoco, bocciolo nazionale di quel paese; e in India, alla ricerca del Fior di loto, che spesso rappresenta secondo moduli di scomposizione formale e cromatica. All'inaugurazione verranno presentati anche 3 libri, editi da Campanotto, accompagnati da un dvd e contenenti i diari di tali recenti viaggi di approfondimento, con riprodotti disegni, fotografie e dipinti: testimonianze di itinerari, che non rappresentano un programma turistico, bensì un percorso riletto attraverso gli occhi di un artista che va direttamente all'anima delle cose.
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