Pinacoteca Gualdo Tadino

L'abbondante corpus delle opere pittoriche, sistemato nella pinacoteca del Museo Civico, riflette un rinomato patrimonio storico artistico, con opere risalenti al XIV-XVI secolo, che testimoniano Gualdo Tadino e la sua storia. La formazione di una Pinacoteca locale ebbe origine negli anni seguenti l'Unità d'Italia, quando le opere d'arte iniziarono a confluire, da chiese, congregazioni, conventi e istituzioni cittadine, presso i locali del Palazzo comunale.

Il catalogo dei dipinti della Pinacoteca gualdese, riorganizzata nel 1966 e ospitata fino al 1979 nella Chiesa di San Francesco, comprende opere provenienti in massima parte dalle chiese della zona. La collezione costituisce una significativa espressione della cultura figurativa umbro-marchigiana, testimoniando anche la capillare diffusione del patrimonio artistico sull'intero territorio.

L'opera d'arte più antica della Pinacoteca è il crocefisso ligneo sagomato, della chiesa di San Francesco, databile intorno alla seconda metà del XIII secolo. Tra le varie opere d'arte esposte, spiccano sicuramente il polittico del 1471 di Niccolò di Liberatore, detto l'Alunno, considerata unanimemente dalla critica il suo capolavoro, un trittico della seconda metà del XV secolo, raffigurante Sant'Anna con la Vergine bambina, di Antonio da Fabriano, un Incoronazione della Vergine del 1473 del senese Sano di Pietro,opere di pittori della scuola veneta del Cinquecento, opere di Girolamo e Bernardo da Gualdo fino alle tele di Avanzino Nucci.

Il nucleo portante di opere è sicuramente quello appartenente a Matteo da Gualdo* e ai suoi seguaci. Tra le tante opere del Matteo, va sicuramente citata la ripresentazione dell'Albero genealogico della stirpe di David, un'iconografia che si inserisce, oltre che nell'esaltazione della figura della Vergine Immacolata, nella ricerca della rappresentazione della genealogia di Cristo. Matteo è senza dubbio una personalità unica e complessa nel panorama artistico dell'Umbria rinascimentale, entrato a pieno titolo nel filone degli artisti così detti "eccentrici" che hanno in parte caratterizzato l'arte del Quattrocento e del Cinquecento.

A capo di una fiorente e singolare bottega di "pittori-notai", Matteo ha rappresentato se stesso e la sua città, con opere ricche di rimandi simbolici, mai uguali a se stesse, alla continua ricerca della novità attraverso tematiche assolutamente tradizionali, o del tutto inaspettate, offrendoci un ventaglio di opere unico nel suo genere.



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Sezione Matteo Da Gualdo

 

Albero Genealogico Matteo Da Gualdo
Matteo da Gualdo, Albero genealogico della stirpe di David.

Incoronazione della Vergine
Sano Di Pietro, Incoronazione della Vergine